Il Garante per la privacy sanziona Wind

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Ci risiamo, un´altra compagnia telefonica è stata multata dal Garante della Privacy. Dopo Vodafone, se vi siete persi l’articolo vi consiglio di leggero QUI, è arrivato il turno di Wind. La compagnia è fusa con Tre da oramai più di un anno e deve affrontare una sanzione di notevole entità riconducibile alla passata gestione Wind.

Il Garante ha infatti constatato che nel periodo compreso tra il 2015 ed il 2016, l´operatore ha indirizzato più volte milioni di SMS promozionali verso i suoi clienti, parliamo di 5 milioni di utenti! Nel dettaglio della sanzione LINK è possibile vedere come diversi clienti abbiano ricevuto questi messaggi nonostante l’esplicita negazione del consenso.

In particolare Wind ha realizzato diverse campagne pubblicitarie rivolte a più tipologie di clienti: le nuove acquisizioni e quelli già presenti negli archivi societari, per un totale di 18 campagne e di 75 mila consensi ricevuti.

Mano con telefonoWind si difende equiparando tutti quei messaggi che il Garante ha definito pubblicitari, come messaggi di servizio inviati per tenere aggiornati i clienti  sulle condizioni contrattuali.

Reclamando la libertà di impresa, la società osserva infatti che: ” […]Un tale divieto limiterebbe indebitamente l’attività economica di Wind impedendole, di fatto, lo svolgimento di future attività di direct marketing”.
Oltre a questo la società sottolinea che le campagne sono state indirizzate solo alla base clienti attiva, tralasciando i soggetti cessati (vecchi clienti).
Wind evidenzia infine che dei 5 milioni di utenti raggiunti, solo 3 hanno ritenuto di segnalare l´accaduto al Garante.

Questo dimostra che non sempre servano migliaia di segnalazioni per poter aprire un procedimento. Nel corso del 2015, su un totale di 3.650 segnalazioni e reclami pervenuti al Garante, ben 1.412 (ossia, poco meno del 40%) hanno riguardato il c.d. marketing telefonico e che, nello stesso periodo, su un totale di 4.638 provvedimenti adottati dall’Autorità (relativi a segnalazioni pervenute nel 2015 o sul finire dell’anno precedente), quelli riguardanti lo spam telefonico per motivi commerciali hanno raggiunto il numero di 1.650.

Il Garante ritiene che le motivazioni fornite dalla società non siano sufficienti a determinare l´archiviazione del procedimento sanzionatorio.

Il procedimento ha subito un primo ricorso al TAR nel 2016, ricorso che ancora non si è concluso, intanto il Garante della Privacy, visto il notevole volume di utenze interessate, circa 5 milioni ha proceduto a multare il colosso delle telecomunicazioni per 150 mila euro, ma vista la dimensione raggiunta dalla società dopo la fusione ha deciso di quadruplicare l´importo che ora è pari a 600 mila euro.

Avete mai inviato segnalazioni al Garante?

 

Team tellows

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