L’Istat non rileva gli animali domestici

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…e non vende cibo italiano all’estero!

Come testimoniato e leggibile sul sito dell’Istat stesso, l’istituto delle ricerche statistiche non effettua alcun intervista telefonica a scopo di ricerca sul tema degli animali domestici. 

 Da tempo rileviamo invece su tellows.it lamentele e domande da parte di utenti chiamati dal presunto “Istat” dal numero telefonico 0558844501. In un forum di internet una signora ha raccontato di essere stata addirittura minacciata di multa per non rispondere al sondaggio Istat cui sarebbe stata obbligata, secondo l’operatore telefonico.

L’istat ha già dichiarato pubblicamente di non essere responsabile e in caso di analoghi dubbi e problemi è possibile rivolgersi all’Istituto all’indirizzo e-mail: [email protected], come ha fatto la signora, di cui citiamo una parte dell’esperienza (vedi post) :

 

Allora ho pensato di contattare L’Istat a Roma, ho parlato con il loro ufficio stampa dopo che il centralino mi aveva già accennato che erano da tempo a conoscenza di questo “gioco” , l’ufficio stampa Istat mi ha invitato a scrivere l’accaduto all’indirizzo :[email protected] e di segnalare il caso alle autorità territoriali degli organi di polizia , mi hanno anche ribadito che erano a conoscenza da tempo di questi pseudoimpiegati Istat che telefonano a mezza Italia e che anche loro avevano segnalato la faccenda addirittura “al garante per la privacy” (haihaihai) senza ottenere alcun riscontro (haihaihai).

Persino il Garante per la Privacy ne è stato informato ma senza ottenere molti risultati, dato che il numero 0558844501, non solo non si limita a telefonare in Italia, (suscitando in alcuni addirittura la paura dei ladri), ma anche all’estero.

 Per fortuna tellows è internazionale e permette di trovare gli stessi numeri anche in paesi diversi. Su tellows.de e su tellows.nl  infatti sono stati riportati casi analoghi di telefonate non chiare o invasive dallo stesso numero di Firenze. Nel caso estero la storia dell’Istat non viene nemmeno citata, non servirebbe a niente fuori dai confini italiani. Alcuni utenti, soprattutto tedeschi, segnalano pura e semplice pubblicità di offerte di pacchetti di prodotti tipici italiani vendibili per corrispondenza. La cosa su cui mettono in guardia oltre confine è che una volta accettato il pacco di leccornie scatta una specie di abbonamento per cui si è obbligati a continuare a comprare. Per molti però si verifica una comoda maniera per assicurarsi specialità delle più buone a casa senza dover viaggiare (che costa anche di più).

Apprezziamo la sincerità però,e questo vorremmo sottolineare: che a raccontare storielle e addirittura a minacciare di multe, non si ottengono clienti, ma lamentele passando più che altro per principianti e non per azienda seria.

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